Neijia di Manfred Rottmann come insegnato da Wang Shujin
“La ripetizione di ogni movimento nei minimi particolari è la via per il successo. Se vedo ricordo, se faccio capisco.” M. Rottmann
Xing yi quan
Xing yi, Ba gua e Tai ji sono riconosciute come arti interne. Mentre il Ba gua e il Tai ji sono praticati per i loro benefici marziali e salutari, Xing yi è praticato principalmente perché è altamente funzionale nel marziale, rendendolo senza rivali in questo senso. Si dice che il vero Xing yi è una disciplina che dovrebbe essere istintivamente percepita e sentita. Gli attacchi sono diretti, pratici e vigorosi. Un combattente di Xing yi deve essere in grado di attaccare in tutte le direzioni mentre va avanti e indietro. Essendo un’arte di combattimento superiore, i movimenti dello Xing yi sono principalmente destinati a combattimenti ravvicinati. È un fatto che un combattimento inizia vicino e finisce vicino. Tutti sanno che più si avvicina l’avversario, più diventa pericoloso. I movimenti dello Xing yi sono rapidi e brutali. Il potere dell’autentico Xing yi deve essere sentito per essere apprezzato. Questo porta Sifu Rottmann a farci meditare su: “Le persone vogliono vedere, sfortunatamente non vogliono sentirsi!” Se si pensa solo alle tecniche in esecuzione, è molto probabile che siano utilizzate solo alcune parti del corpo. La sensibilità dell’intero corpo nel suo complesso è della massima importanza. Oltre ai movimenti fondamentali che comprendono i cinque pugni e i dodici animali, ci sono anche diverse forme.
Manfred Rottmann esegue il Drago dello Xing yi quan come insegnato da Wang Shujin
Le forme di Xing yi insegnate da Wang Shujin non sono forme spettacolari con tecniche che possono influenzare positivamente i giudici nei tornei. Al contrario, quasi tutte le forme consistono in movimenti molto semplici, di base e diretti. Difesa e attacco sono fatti in un unico movimento, rendendo questa arte un metodo di combattimento rapido ed efficiente. Praticando queste forme di Xing yi scopriremo che c’è molto più che conoscere semplicemente le mosse, come la correlazione delle parti del corpo, vale a dire che la spalla corrisponde ai fianchi, la mano al piede, il ginocchio al gomito, il cuore alla mente e la mente al “qi”. Queste forme hanno molte parti congiunte e sottili.
Manfred Rottmann esegue il cambio di direzione di tsuan quan dello Xing yi quan come insegnato da Wang Shujin
Il Maestro Rottmann sottolinea l’importanza di essere radicati ma allo stesso tempo mobili. Insegna che bisogna muoversi in modo naturale usando tutto il corpo in modo connesso. Non è la forza della schiena o dei tricipiti a fornire la potenza, ma l’uso dell’intero corpo. Non ci può essere una tecnica con una sola parte del corpo, tutto il corpo deve muoversi. Come accennato in precedenza alcune delle forme sono abbastanza facili da eseguire. Qualsiasi artista marziale che ha praticato per un pò può emulare esternamente qualsiasi forma senza troppe difficoltà. Tuttavia questo può essere ingannevole. È molto probabile che l’essenza dello Xing yi, che è il rilassamento combinato con la velocità, l’integrazione del corpo e la radicamento, non sarebbe presente. Nella forma interna tutti i movimenti devono essere collegati a terra con un corpo a spirale. Questo collegamento a terra genera energia per ogni postura.
Manfred Rottmann esegue la rondine dello Xing yi quan come insegnato da Wang Shujin
Ba gua zhang
Accade spesso nelle arti marziali cinesi che il primo set insegnato contenga gli indizi che possono consentire agli studenti di scoprire i segreti del sistema. Sembra essere una sorta di paradosso, ma i praticanti avanzati di kung fu che hanno completato il programma di forme del loro sistema torneranno molte volte alla prima serie del loro particolare metodo di boxe per scoprire le tecniche più elevate e i significati più profondi dell’arte. La pratica del “ritorno alla fonte” per imparare di nuovo e riesaminare i metodi di base per ottenere livelli di comprensione più elevati si trova sia nel ramo esterno che in quello interno delle arti marziali cinesi. Mentre la tendenza a ritornare alle tecniche “madre” di un sistema è un principio riscontrabile in molte arti marziali; questa verità è particolarmente potente nell’arte marziale interna esoterica conosciuta come il palmo degli otto trigrammi.
Manfred Rottmann esegue il 6° cambio di palmo Lien Huan Chang del Ba gua zhang come insegnato da Wang Shujin
Il Ba gua zhang, (il palmo degli otto trigrammi), arte marziale interna cinese che nasce da pratiche religiose taoiste e buddiste, è diversa dalle altre forme di boxe cinese in almeno quattro aspetti principali. Innanzitutto, l’arte enfatizza quasi esclusivamente l’uso del palmo sia nella pratica che nell’applicazione in combattimento. In secondo luogo, le sue forme consistono in una serie di tecniche a mano aperta chiamate cambi di palmo, che di solito vengono eseguite in sequenza sui lati destro e sinistro di uno schema circolare. In terzo luogo, il Ba gua zhang è intrecciato filosoficamente con un antico testo noto come I-Ching o Libro dei Mutamenti. E in quarto luogo, le prime otto tecniche di palmo insegnate nella maggior parte delle scuole Ba gua di solito contengono le tecniche fondamentali che generano tutti i set avanzati di mani e armi che si trovano nel repertorio di un particolare sistema Ba gua.
Manfred Rottmann esegue il 7° cambio di palmo Lien Huan Chang del Ba gua zhang come insegnato da Wang Shujin
Molti clan Ba gua fanno risalire gli inizi della loro arte a un misterioso pugile della tarda dinastia Ching, il cui nome è stato registrato come Tung Hai – Chuan. Tung, il patriarca più noto di Ba gua zhang, è una delle figure più misteriose nella storia delle arti marziali cinesi, l’abilità di Tung Hai-Chuan era sorprendente. Su un totale di soli settantadue studenti, si pensa che abbia accettato solo otto discepoli e nessuno dei suoi studenti sembra essere stato istruito nello stesso modo. I tre rami principali del Ba gua zhang fondati dai discepoli di Tung Hai – Chuan hanno poca somiglianza tra loro. I clan Chang Chao – Tung, Cheng Ting – Hua e Yin Fu di Ba gua differiscono molto, sia nell’azione fisica che nel “sapore”. Uno dei clan più rari del palmo degli otto trigrammi è il Ng Mei, del famoso Gran Maestro Chang Chao – Tung,
Manfred Rottmann esegue l’8° cambio di palmo Lien Huan Chang del Ba gua zhang come insegnato da Wang Shujin
Uno degli studenti di Chang Chao-Tung che divenne famoso sia nel mondo orientale che in quello occidentale fu il leggendario Gran Maestro di arti marziali interne Wang Shujin. Dal suo maestro Chang Chao – Tung, Wang Shujin apprese il ramo “Ng Mei” della boxe Ba gua che ebbe origine da Tung Hai – Chuan
Tra i pochissimi occidentali a cui fu permesso di studiare il sistema ortodosso Ng Mei Ba gua zhang e l’unico (riconosciuto) discepolo occidentale completamente iniziato che il Gran Maestro Wang Shjin abbia mai accettato, è Manfred E. Rottmann di Calgary, Alberta, Canada. Sifu Rottmann ha un alto livello di abilità e una conoscenza approfondita di entrambi i sistemi di Ba gua zhang presenti nel repertorio delle arti marziali di Wang Shujin.
Tai ji quan
Il Tai ji quan insegnato da Grandmaster Wang Shujin (1904-1981) fu il primo sistema di Tai ji quan introdotto nel Giappone. Dal 1958 il suo stile fu insegnato a migliaia di giapponesi e quelli di altre nazionalità. Esso é una metodologia sintetica e utilizza i principi del Chen, Yang, Wu e altre stili. Siccome Wang Shujin fu molto abile nel xing yi quan e nel ba gua zhang prima del tai ji, alcuni di questi metodi interni furono anche incorporati nella sua interpretazione del pugno della grande sommità. Il Tai ji di Wang è stato riconosciuto come essere uno dei più efficaci e segue la dottrina di “ogni movimento ha un obbiettivo.” Veramente un praticante non potrebbe neanche capire le molteplici applicazioni di una tecnica finché essa viene usata senza il pensiero conscio (intenzione)
Quindi un insegnante esperto in questo sistema potrebbe spiegare l’applicazione di un dato tecnico in molti modi diversi. Uno ad esempio è studiare i principi del movimento, sentendo la gravità applicando il principio fisico senza un’analisi di che cosa è, o come dovrebbe essere usato. La base di una tecnica, a volte, può essere spiegata solamente dopo una reazione istintiva ad un attacco. L’allenamento di questo metodo di Tai ji é simile ad una pianta che si nutre della terra tramite le radici e accumula l’energia nelle sue foglie dall’aria e dal sole. La conoscenza non é presa, é invece assorbita solamente quando lo studente é pronto.
Manfred Rottmann esegue passo indietro respingere la scimmia del taiji quan come insegnato da Wang Shujin
Manfred Rottmann esegue il serpente scivola in basso del taiji quan come insegnato da Wang Shujin